giovedì 9 novembre 2017

RECENSIONE "CUORE DI SETA: la mia storia italiana made in china" di SHI YANG SHI


Buongiorno libertini miei, come state?

Oggi sono felicissima di parlarvi di " CUORE DI SETA" di Shi Yang Shi, un nuovissimo romanzo edito Mondadori.

SINOSSI:

"Per tutto il viaggio me ne restai con la testa appoggiata al sedile. Era la prima volta che volavo, mi facevano male le orecchie, avevo un po' di nausea, e mi spaventavo ogni volta che l'aereo traballava. Nei pochi momenti che ero sveglio sbirciavo verso il finestrino alla mia sinistra e inventavo storie coi personaggi che le forme delle nuvole di volta in volta mi suggerivano. Erano nuvole di "mian hùatàng", 'cotone caramella', lo zucchero filato che spiluccavo, in Cina, fra le bancarelle dei mercatini serali. Era il marzo del 1990 e, a soli undici anni, stavo volando verso Ouzhòu, l'Europa, insieme a Marna, mia madre..." Inizia così l'avventura di Shi Yang Shi in Italia, un mondo sul quale ha spesso fantasticato ma che scoprirà fin da subito molto diverso da come lo aveva immaginato. Dopo un viaggio interminabile, infatti, il piccolo Yang, in Cina studente brillante e figlio unico adorato di genitori benestanti, si ritrova a Milano, senza il padre, costretto a dormire insieme a Marna su giacigli improvvisati nella cucina di una famiglia di conoscenti, alle prese con una lingua di cui non sa nemmeno una parola e circondato da "laowai", stranieri dagli occhi grandi e naso grosso che si assomigliano un po' tutti. Tutto per lui è nuovo e difficile, e dopo solo pochi mesi che sembrano però una vita intera, i suoi sogni di bambino si sono già accartocciati l'uno dopo l'altro di fronte alla realtà. A mano a mano che questo accade, lo strappo che la partenza da Jinàn ha prodotto nel suo giovane cuore di seta avanza, inesorabile e silenzioso. Perché la sua anima è divisa, in bilico, tra la vecchia vita in Cina e la nuova in "Yìdàlì", tra vecchie e nuove abitudini, tra la voglia di rispettare la tradizione e la famiglia e il desiderio di affermare se stesso, realizzando i suoi sogni. Come se dentro di lui germogliasse invisibilmente un seme biforcuto, che non sa se svilupparsi verso l'obbedienza o la ribellione. Nel raccontarci i tentativi fatti per raggiungere un equilibrio faticoso quanto delicato, Yang ci trasporta nel suo mondo multicolore di giovane cinese cresciuto in Italia regalandoci una storia che sa essere amara, ma anche divertente e piena di speranza.

RECENSIONE:

Il mio approccio alle autobiografie, solitamente, è poco entusiasta perché più volte questa tipologia narrativa mi ha delusa ed annoiata
Quando, però, Anna Da Re (digital PR di Mondadori), mi ha proposto questa lettura ho accettato immediatamente. 
Vi starete chiedendo il motivo; la ragione è molto semplice...apprezzando tantissimo lo scrittore nella sua veste di attore teatrale e showman (è una delle iene dell'omonima trasmissione), ero curiosissima di indagare quello che è stato il suo intero percorso di vita e come si fosse forgiato questo suo indiscutibile talento artistico.

Ebbene, a lettura ultimata, posso dirvi serenamente che ho fatto benissimo ad intraprendere questo "viaggio".

Un romanzo che anche nei passaggi più duri ed amari, ha in sé una forza positiva incredibile. 

Shi Yang Shi nella stesura di questa sua opera, si è messo completamente a nudo davanti al lettore, svelando momenti della sua vita di difficoltà estrema; il duro lavoro in età minorile, le difficoltà di inserimento all'interno del sistema scolastico italiano e la conseguente bocciatura, esperienza dolorosissima per quel bambino tanto intelligente che nella sua terra riceveva sovente elogi per la sua brillante carriera di studente.
Il tutto affrontato nella più completa solitudine ed aggravato da una lotta interiore che lo impensieriva enormemente: come svelare la propria omosessualità ai suoi genitori, senza deluderli e vedersi ripudiato proprio dalle uniche due persone che gli erano rimaste vicine?

Una lettura che ho trovato interessante e coinvolgente, dalla quale trarre molti spunti di riflessione.

Una autobiografia con una marcia in più, merito della personalità solare e vivace dell'artista che l'ha scritta.

A presto,

Ambra



lunedì 6 novembre 2017

BLOGTOUR : "COME SI ARRIVA ALL'ALBA" di GABRIELE MORANDI

bertini miei



Buongiorno libertini miei, come state?

Sono felicissima di partecipare a questo bellissimo BLOGTOUR indetto dalla Casa Editrice INTRECCI EDIZIONI!

Nelle settimane scorse mi hanno preceduta tre colleghi che vi consiglio vivamente di seguire, perché i loro Blog sono delle vere chicche!

Andiamo a conoscerli insieme: 

L' eclettica Sabrina Ancarola la quale, citando testualmente, "...infarcisce delle sue mestizie (e quel che più le passa dalla testa) il Blog "Mini racconti cinici"

La dolcissima Claudia del Blog  "L' odore dei libri 7"

Il simpaticissimo Luigi del Blog "Un libro una storia 2"

Ma di cosa andremo a parlare oggi?
Ebbene, a me spetta il difficile, ed al contempo interessantissimo compito, di descrivere i personaggi principali del romanzo attraverso alcune frasi del libro...non vi condurrò ad una conoscenza profonda degli stessi, ma cercherò di instillare in voi il germe della curiosità.

Per saperne di più dovrete attendere l' ultima tappa del Blogtour in cui Chiara e Matteo del Blog "Libriamoci"  pubblicheranno la loro recensione.

SINOSSI:


Mentre è alla ricerca di una storia da raccontare, il disordinato scrittore Thelonius Fante, riceve una busta con la foto di un rudere, del denaro e una mappa dov’è segnato un villaggio fantasma. Da quei pochi elementi ricostruisce l’oscura vicenda di Stella Dal Fiume, una bambina incapace di parlare e camminare, scomparsa una notte in un incidente dove morirono i genitori e che riapparve dieci anni dopo perfettamente guarita. Un evento strano e forse un miracolo, reso ancor più misterioso una volta saputo che poco dopo la sua riapparizione, Stella venne trovata senza vita in un bosco. Addentrarsi nella vita di Stella sarà per Thelonius un’esperienza pericolosa, dato che troppi enigmi sono legati alla ragazzina. Cosa accadde realmente la notte dell’incidente? Chi o cosa guarì la bambina, chi l’ha uccisa, e se Stella era sola al mondo e nessuno nel suo paese, ormai scomparso, conosce o vuole ricordare la sua storia, chi ha inviato la busta a Thelonius?
___________________________________________________

GABRIELE MORANDI, nato a Firenze nel 1967, con Robin Edizioni ha pubblicato la raccolta di racconti Forse vendicammo Hammer (2005), e i romanzi Il migliore dei mostri possibili (2008), Misericordia di vendetta (2010), Nero dei Lontanmorti (2011), Confessioni di vampiro a progetto (2012), e con Istos Edizioni L’abisso del cielo (2016). Ha vinto quattro premi letterari, ha scritto e diretto anche la pièce teatrale Andreas e la versione teatrale e radiofonica de Il Migliore dei Mostri possibili. Si occupa di multiculturalità e accessibilità per le Gallerie degli Uffizi di Firenze.

PERSONAGGI:

Il romanzo è ricco di personaggi estremamente variegati tra loro, ma io mi soffermerò su Thelonius  e Toshiro, i due protagonisti maschili.

THELONIUS:

--L' aspetto fisico:

Il tipo che aveva di fronte era uno spilungone sui trent'anni, capelli lunghi fin sotto il collo, camicia
rosso acceso con grossi rombi verde smeraldo, che pareva presa in prestito a un venditore

ambulante africano, occhiali, jeans e un nome inusuale per un italiano.

-- Thelonius ed il lavoro:

Thelonius e Toshiro si erano conosciuti dopo aver vinto un concorso che doveva trasformarli in
guide di museo part-time, poi  però la loro mansione si risolse nel solo compito di guardiani di
noiose sale piene di quadri. Poco dopo Thelonius se ne era andato, consapevole che in un posto
come gli Uffizi più che dalla sindrome di Stendhal con tutti quei turisti intorno a far casino, sarebbe
stato colto da quella dell'aspirante assassino.
Così si licenziò, mandando in malora un futuro da lavoratore pubblico e preferendo guadagnarsi da
vivere in altro modo, e cioè scrivendo tesi per conto terzi e romanzacci erotici sotto pseudonimo.
Era quello che gli dava da vivere, poi, per il gusto di farsi del male, di tanto in tanto sentiva la
necessità di scrivere altro, storie sulle quali poteva porre la sua firma.

 --Toshiro e Thelonius: il loro rapporto d’amicizia:

 E invece qui, com'è andata in mia assenza?
Katy e Toshiro si guardarono l'un l'altra, provando a trovare una risposta degna.
 Beh... sai ... la tua amica... Giuliana!
Thelonius alzò gli occhi al cielo, implorando perdono.
- Che avrebbe combinato adesso? - chiese preoccupato Fante.
 Si è data un ultimatum. Se non realizza i suoi scopi entro tre mesi, si suiciderà.
 Mio padre me lo ricordava sempre: “Non ammazzarti, puoi restare deluso!” esclamò.
 Il fatto è che i responsabili sono tutti incazzati con te – incalzò Toshiro.
- Non penso faccia sul serio – aggiunse Thelonius.
 E cosa te lo fa pensare? - domandò Katy.
 Conosco Giuliana, è una ragazza fantasiosa e solo chi non ha fantasia non teme la morte.
 Anche questa una massima di tuo padre?
 No, è mia!
- Infatti, mi pareva una cazzata! – commentò Toshiro.

Thelonius ed il suo bizzarro modo di collegare elementi in apparenza slegati:

Le passò in rassegna divertendosi a riconoscere le sigle delle province, La Spezia, Parma, Massa
Carrara, Lucca, Genova, Roma. Si sedette in adorazione di quell’angolo perduto di storia italiana,
mentre Toshiro dall'altra parte del telefono gli chiedeva il motivo della sua partenza da Genova.
 Provò a inventarsi una ragione qualsiasi, lasciando che le parole fluissero senza un
collegamento al cervello, poi di colpo riguardò la targa   Roma K 438909.
....​
- Ehi, vuoi sapere cosa significavano quelle tele in casa del beccamorto? - fece eccitato all’amico,
interrompendone il suo borbottio che ormai lui non ascoltava già da un po’.

TOSHIRO:

-- i sogni e la realtà:

 Come molti di voi sapranno – esordì Toshiro con la perfetta cadenza toscana -  sono  nato da madre giapponese e padre italiano, sono buddista da sedici  anni  e  lavoro come custode al Giardino di Boboli, il mio più grande  sogno però è diventare cuoco e barman:  per questo da
tempo  mi diverto anche a inventare cocktail e finalmente stasera posso darvi un grande
annuncio.
.....
È la “Creazione”. L'ho battezzata Toh! Shiro! E stasera l’assaggerete! esclamò aspettandosi
una risata per quella che considerava una battuta da  scompisciarsi,  invece  gli occhi degli
astanti si concentrarono, preoccupati, sul flacone e i l suo colore tutt'altro che invitante.

La sua attività d’ investigatore:

-Calma, parla piano e spiegati meglio – disse Thelonius a Toshiro, che concitato lo stava subissando
di particolari senza dargli il tempo di capire di cosa stesse parlando.
-Hai ricevuto il video che ti ho inviato? - ricominciò l’amico.
-Ti sei messo a girare filmetti porno?
-Come no? Potremo fare una bella coppia creativa io e te: tu scrivi zozzerie e io le filmo. Come
attrice protagonista suggerisco Marianna. Pensa che la facevo cintura nera di castità, e invece... A
proposito, credo di aver capito ciò che è accaduto.
-Sono tutto orecchie.

Bene amici, con queste poche ed enigmatiche righe, vi lascio...a prestissimo con la mia personalissima recensione del romanzo (vi piacerebbe se fosse parlata, con un video, anziché scritta? Fatemelo sapere in un commento, grazie).

Ringrazio la C.E., ed in particolare Lucia Pasquini, per la sua gentilezza e disponibilità.

Baci

Ambra