domenica 11 settembre 2016

CHIACCHIERE D'AUTORE #1: INTERVISTA ALLA SCRITTRICE CHIARA ALBERTINI



Buonasera amici,

sono felicissima di inaugurare questa nuova Rubrica, CHIACCHIERE D'AUTORE, dedicata agli autori, con una intervista a Chiara Albertini,  scrittrice del romanzo "Vento dall' Est" (potete trovare scheda tecnica e recensione in un post che ho pubblicato in precedenza).








Grazie Chiara per aver accettato di parlarci un pochino di te.

Chi è Chiara e cosa sogna?

Chiara ha l’età di una donna che si sente ancora un po’ bambina, troppo grande per tornare indietro e ancora troppo piccola per smettere di sognare…

Come nasce la necessità di scrivere?

Nasce dalla profonda sensazione di sentirsi liberi: su un foglio bianco non ci sono confini, barriere, limiti, ostacoli… Scrivere è un intimo atto di autenticità e coraggio, che permette di essere se stessi e di condividere il proprio “io” , il proprio “mondo” con altre persone.

Cosa ti ha spinta a scrivere il tuo nuovo romanzo "Vento dall'Est"?

 “Vento dall’Est” nasce dalla suggestione, o meglio, dal ricordo legato a un film che ha fatto storia e a cui sono particolarmente legata; il forte messaggio di speranza, racchiuso nella famosa pellicola cinematografica, mi ha dato la spinta per immaginare e creare una storia realistica e delicata che potesse fare da portavoce allo stesso messaggio: non perdere mai la fiducia e la forza interiore, e inseguire sempre e comunque i propri sogni e obiettivi.

La bellissima Irlanda di cui ci parli, l'hai vissuta tu stessa o ti sei affidata alla fantasia per la stesura del romanzo?  Come mai proprio questa ambientazione?

 L’Irlanda è una terra a me ancora sconosciuta, ma che in qualche modo sento “mia”, di amarla. Un giorno, spero presto, senz’altro la visiterò.

 La prima parte, come anche l’ultima, è ambientata in Irlanda perché trovo sia un contesto consono alla storia narrata: terra ancestrale, rigogliosa, suggestiva, dal sapore agrodolce, era lo sfondo ideale dove collocare le vite dei personaggi e i messaggi sottesi ad esse.

Quella che tu ci narri è una grande storia d'amore la quale, però, lascia dietro di sé una lunga scia di rancore e sofferenza. Da ciò mi viene spontaneo chiederti, cos'è l'amore per te?

L’amore è la forza più potente che io conosca. Non ha regole, leggi, non conosce confini e non asseconda il tempo. È un “mondo” a sé, che racchiude infinite sfaccettature, tanti microcosmi, nei quali pulsano sentimenti, stati d’animo ed emozioni di ogni genere. L’amore è “agrodolce”. È pioggia e sole. Buio e luce. Due facce di una stessa medaglia.

Potresti spiegare, cortesemente, alla tua platea perchè dovrebbe leggere il tuo romanzo?

 Per (ri)trovare e (ri)scoprire quel “bambino” che vive dentro ognuno di noi. È un nostro diritto e dovere ascoltarlo, non dimenticarcene mai.


Un'ultima domanda prima di salutarci, dove ti vedi tra dieci anni?

Dove il Destino vorrà portarmi… 


Ceri lettori, spero la nuova rubrica vi piaccia.

Personalmente trovo che sia estremamente stimolante e non vedo l'ora di arricchirla con nuove interviste!

Fatemi sapere, in un commento, se avete letto questo romanzo e se vi è piaciuto.

A presto

Ambra



Nessun commento:

Posta un commento