venerdì 20 maggio 2016

RECENSIONE: "Quel che è di Cesare" di Massimo Blasi e Laura Zadra




Buongiorno amici.
Oggi vi parlo con grandissimo piacere di " Quel che è di Cesare" di Massimo Blasi e Laura Zandra edito  "pescirossi goWare".
(prezzo di copertina 12.99€)

SINOSSI:
L'uomo più potente di Roma, Giulio Cesare, è stato assassinato. Per le vie dell' Urbe sconvolta dal timore di una nuova guerra civile viene avvistato il fantasma del defunto dittatore. Dietro di lui un'efferata catena di omicidi. Soltanto il razionalissimo imbalsamatore di cadaveri Lart non crede allo spettro e, affiancato dal suo vanesio schiavo Silvius, comincia a indagare per dissipare i fumi della superstizione. La ricerca della verità lo porterà tra attori e senatori, maghe e ciarlatani e metterà a rischio anche le persone a lui più care. Fino all'incredibile finale.

RECENSIONE:

<< Quisquis amat valeat, pereat qui nascit amare, / bis tanto pereat quisquis amare vetat (Pompei, Casa del banchiere Cecilio Secondo)>>

<< Salute a chi ama, morte a chi non sa amare, e, ancor più, morte due volte a chi vieta di amare>>

Per gli amanti del genere, come lo sono io, questo libro è puro divertimento.
Racchiude in sé tutte le caratteristiche del giallo alla Agatha Christie.
Ironico (a tratti irriverente), breve, ricco di false piste e colpi di scena. Il ritmo incalzante, poi, invoglia il lettore ad una lettura avida ed instancabile.
La caratterizzazione dei personaggi è assolutamente eccezionale. Impossibile non affezionarsi al liberto Rufo, mentore e fido amico di Lart;  non provare empatia nei confronti di Agathe, taverniera gentile dagli occhi pregni di tristezza; e non nutrire una profonda simpatia per Lelia, odiata suocera di Lart, il cui hobby prediletto è schernire il genero. Costui, infatti, è da sempre malvisto dall'anziana plebea, poichè accusato di mettere in pericolo la vita dell'amata figlia Licinia per via del suo lavoro a stretto contatto con i cadaveri.

Và detto, però, che la forza di questo romanzo risiede nelle ambientazioni. Una Roma del 44 a.C. che i due autori riportano alla vita grazie alla piena padronanza delle tecniche narrative e della materia trattata.
La narrazione, infatti, non appare mai prolissa nè forzata nonostante la ricchezza dei dettagli; uno scorrere fluido di avvenimenti abilmente intrecciati tra loro che condurranno ad un epilogo del tutto inaspettato.

Un bellissimo romanzo. Da leggere assolutamente.

Ringrazio Massimo Blasi e Laura Zandra per avermi permesso di leggere il frutto del loro lavoro. Dalle piccole anticipazioni che mi avete comunicato, non mi resta altro che attendere con ansia e trepidazione la pubblicazione del sequel.

VOTO: 9 1/2

BIOGRAFIA:

Massimo Blasi, canaro e dottore di ricerca in Storia romana, ha ricevuto il "Premio Sapienza 2012" per il suo libro "Strategie funerarie" e ha pubblicato numerosi articoli sulla morte nella Roma antica. Vive a Parigi, dove lavora presso l' E'cole Preatique des Hautes E'tudes per dedicarsi a un tema, per una buona volta, non funerario.

Laura Zandra, gattara e bibliotecaria presso il Dipartimento di Filologia classica dell' Università di Roma La Sapienza, è dottoressa in Letteratura anglo-americana. Esperta di letteratura gialla, è fra i soci fondatori della libreria romana "Suspense" l'unica in Italia specializzata nel genere poliziesco, dove lavora attivamente.




Nessun commento:

Posta un commento